Piano di fattibilità per il recupero dell’area a forte degrado ambientale di Castel Volturno
Le attività sono state di supporto all’intervento di recupero dell’area a forte degrado ambientale di Castel Volturno. Certamente, sostituire il modello socio-economico illegale oggi presente a Castel Volturno non è impresa facile, richiede infatti, il ripristino di condizioni ambientali che consentano una reale libertà d’impresa, il ristabilimento della libera concorrenza, ma soprattutto la rinascita di nuova fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini, da decenni abituati a convivere con una illegalità diffusa. Il Rapporto ha mostrato come la rivitalizzazione di un’area a così elevato interesse ambientale potrebbe determinare, in tempi brevi, un impatto in termini d’immagine tale da sostituire l’idea stereotipata di degrado oggi evocata dal nome di Castel Volturno. Il porto, o magari un polo turistico integrato, potrebbe fungere da volano della ripresa di tutta la zona tanto da attrarre capitali privati per la realizzazione di strutture turistiche, commerciali, di servizio, possibile fonte di nuova occupazione, nonché spazio per la commercializzazione dei prodotti tipici dell’area interna del territorio, come il latte di bufala e i prodotti caseari derivati. Per ottenere ciò il Rapporto di Ecosistemi ha concentrato la sua attenzione su due strumenti: Agenda21 Locale e Microcredito. La prima potrebbe essere utilizzata per intervenire sull’insieme delle problematiche legate alla crescita urbana disordinata e dall’abusivismo edilizio. Il secondo, ovvero il credito non convenzionale, hanno mostrato la loro efficacia, soprattutto per gli interventi volti allo Sviluppo Sostenibile.
Contatti: Silvano Falocco
Parole chiave: Agenda 21 Locale; partecipazione; pianificazione ambientale; sviluppo locale sostenibile
Area: Sviluppo Locale Sostenibile