Jazz Takes The Green, la musica si mette in rete per la sostenibilità

10 Febbraio 2021

È nata Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili, prima esperienza italiana di aggregazione di eventi culturali che hanno a cuore l’ambiente. Costituita da 17 festival distribuiti geograficamente tra 11 regioni, da Nord a Sud, Jazz Takes The Green è una iniziativa sorta grazie alla sinergia tra Green Fest, Fondazione Ecosistemi e I-Jazz, associazione che riunisce la maggioranza di festival jazz italiani. L’obbiettivo della rete è favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green, grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) elaborati nell’ambito del Progetto GreenFEST Green Festivals and Events through Sustainable Tenders, ed elencati in una apposita Check List.

Jazz Takes The Green mette insieme Ambria Jazz Festival, Bergamo Jazz e Associazione 4.33 (Lombardia), Sile Jazz (Veneto), Parma Jazz Frontiere (Emilia-Romagna), Gezmataz (Liguria), Fano Jazz By The Sea e Risorgimarche (Marche), Empoli Jazz Festival (Toscana), Gezziamoci (Basilicata), Locus Festival e Think Positive (Puglia), Peperoncino Jazz Festival (Calabria), Festivalle dei Templi e Battiati Jazz Festival (Sicilia), Time In Jazz e Musica sulle Bocche (Sardegna).

Fra i criteri ambientali “di base” figurano la riduzione del consumo di risorse naturali, la mobilità sostenibile, i consumi energetici, la gestione dei rifiuti, l’eliminazione dell’uso della plastica, l’utilizzo di allestimenti scenici creati con materiali ecocompatibili, la scelta delle location in cui si svolgono i festival. Compito degli aderenti sarà anche quello di rendicontare gli impatti ambientali e sociali dei festival. Nel suo essere rete di idee e pratiche, Jazz Takes The Green si presenta come un vero e proprio percorso operativo che si avvale del tutoraggio degli esperti di Green Fest e di Fondazione Ecosistemi.

Per Silvano Falocco, Direttore di Fondazione Ecosistemi «Anche la cultura, tanto più in un momento drammatico come questo, deve dimostrare di sapersi far carico della tutela del pianeta, dell’ambiente, della biodiversità, dell’equità, del rapporto con il territorio. Deve testimoniare che un cambiamento è urgente e possibile. Il jazz è sempre riuscito a rappresentare i fermenti della società e che lo faccia anche oggi, con progettualità impegni e azioni concrete, per far fronte all’emergenza climatica e planetaria, è una notizia entusiasmante. Jazz Takes the Green, domani, sarà una buona pratica di sostenibilità che molti altri vorranno seguire».

 

“Ancora una volta I-Jazz abbraccia una strada nuova e mette in discussione la propria impronta ecologica con un grande progetto di sostenibilità che coinvolge festival di tutta Italia. Un modello che guarda al futuro del pianeta, con l’adozione di nuovi criteri ambientali che rendano ancora più sostenibili rassegne che già da anni lavorano per valorizzare il patrimonio storico e naturalistico italiano» afferma Corrado Beldì, Presidente di I-Jazz.

 

«La nascita di questa rete è la riposta migliore possibile alle sempre più impellenti esigenze di valorizzare le pratiche Green, anche e soprattutto in tempi di diffusione di un virus che sta mettendo letteralmente in ginocchio le attività di spettacolo dal vivo. La ripartenza nel solco dell’ecosostenibilità è sicuramente un segno tangibile di sensibilità e di senso di responsabilità» conclude Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, festival capofila di Jazz Takes The Green.

Jazz Takes The Green intende anche porsi come interlocutore del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), affinché l’adozione degli stessi criteri di abbassamento dei fattori di impatto ambientale siano premianti ai fini della valutazione per l’assegnazione dei finanziamenti Ministeriali, che a loro volta saranno funzionali per implementare la riconversione Green. Lo stesso Recovery Plan conterrà, nel capitolo relativi a Turismo e Cultura, la proposta di una riforma mirante a favorire l’adozione formale dei CAM.

Il jazz italiano con il suo storico radicamento nei territori mostra, ancora una volta, spiccata sensibilità e chiare posizioni di responsabilità sociale. Fare e proporre musica, e quindi muovere persone e impegnare risorse economiche, non può oggi prescindere dall’assumersi l’impegno di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la tutela dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Tutto ciò con lo scopo di condividere con il pubblico le buone pratiche.

News

Salute e ambiente: il legame che non possiamo più ignorare

Salute e ambiente: il legame che non possiamo più ignorare

Le estati più calde, l’inquinamento dell’aria, la qualità incerta del cibo: tutto questo influisce direttamente sulla nostra salute. L’approccio One Health e la Planetary Health ci ricordano che il benessere delle persone dipende dall’equilibrio tra uomo e natura. Proprio questo legame guida il lavoro di Fondazione Ecosistemi: tutelare la salute pubblica considerando fattori ambientali e sviluppare strategie di adattamento climatico per ridurre gli impatti dei cambiamenti in corso. Proteggere l’ambiente significa proteggere noi stessi, oggi e domani.

leggi tutto
Anche i consumatori scelgono il BESA: ACU entra nella rete per un’Europa più sostenibile

Anche i consumatori scelgono il BESA: ACU entra nella rete per un’Europa più sostenibile

L’Associazione Consumatori Utenti (ACU) aderisce alla campagna Buy European and Sustainable Act – BESA, promossa da Fondazione Ecosistemi. Un sostegno che rafforza la richiesta all’Europa di regole più ambiziose sugli appalti pubblici, per valorizzare imprese sostenibili, lavoro di qualità ed economia locale.
Il presidente Gianni Cavinato: “I soldi pubblici sono soldi di tutti, devono servire l’ambiente, la giustizia sociale e il futuro delle nuove generazioni.”
Scopri l’articolo completo e firma la petizione.

leggi tutto
Appalti innovativi, al via il 18 settembre il nuovo laboratorio formativo della Regione Veneto

Appalti innovativi, al via il 18 settembre il nuovo laboratorio formativo della Regione Veneto

Prende il via il 18 settembre a Venezia il laboratorio formativo gratuito sugli appalti innovativi, organizzato dalla Regione Veneto nell’ambito della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile con la formazione a cura della Fondazione Ecosistemi. Il percorso prevede cinque incontri in presenza e si rivolge a stazioni appaltanti, imprese – in particolare start-up e PMI – e università. Obiettivo: acquisire competenze teorico-pratiche, simulare una procedura di appalto innovativo, conoscere fonti di finanziamento e buone pratiche. Iscrizioni aperte fino a esaurimento posti.

leggi tutto