Dalla decarbonizzazione industriale all’accesso ai green funds europei, passando per la selezione di PMI realmente sostenibili e lo scambio di buone pratiche tra istituzioni e università: prende forma a Roma una nuova alleanza strategica tra Italia e Cina nel nome della transizione ecologica. È stato presentato oggi, al Centro Europa Experience – David Sassoli, il programma di cooperazione promosso da Fondazione Ecosistemi, che punta a rafforzare i legami economici, culturali e ambientali tra i due Paesi.
L’evento, intitolato “Italia-Cina: una cooperazione per lo sviluppo sostenibile”, ha riunito rappresentanti istituzionali, aziende, centri di ricerca e università, offrendo un primo quadro operativo di un’attività che si candida a diventare un hub euroasiatico della sostenibilità. L’obiettivo? “Costruire ponti concreti tra imprese, territori e culture per affrontare le sfide ambientali globali con strumenti condivisi, tecnologie avanzate e scambi strategici di competenze”.
Opportunità per le PMI italiane e investimento sostenibile cinese
Il progetto si muove su più fronti: dalla formazione accademica e professionale, con Summer e Winter School tra Italia e Cina, alla ricerca applicata su economia circolare, energie rinnovabili e low-impact technologies. Cuore pulsante dell’iniziativa è il supporto alle PMI italiane che operano in ambito ambientale, per facilitarne l’ingresso nel mercato cinese, e viceversa: attrarre investimenti da parte di aziende cinesi che rispettano gli standard della tassonomia verde europea e i Criteri Ambientali Minimi (CAM).
“È il momento di agire. La cooperazione ambientale tra Italia e Cina non è più solo un auspicio diplomatico, ma una leva concreta per lo sviluppo di filiere produttive sostenibili e per la valorizzazione dell’innovazione verde made in Italy”, ha dichiarato Silvano Falocco, direttore di Fondazione Ecosistemi, nel suo intervento. “Il nostro compito è quello di accompagnare aziende e istituzioni con strumenti di formazione, consulenza e networking all’altezza delle sfide ambientali globali.”
Nuove rotte per l’economia verde
In uno scenario geopolitico in trasformazione, dove anche la Cina accelera sulle politiche climatiche interne e sull’internazionalizzazione sostenibile, le sinergie con l’Europa diventano un passaggio obbligato. Secondo i dati più recenti riportati anche dal Corriere della Sera, Pechino ha raddoppiato gli investimenti in green tech negli ultimi cinque anni e guarda all’Europa – e all’Italia in particolare – come partner di valore nella transizione energetica, nella mobilità sostenibile e nella digitalizzazione verde delle imprese.
Il programma di cooperazione promosso da Fondazione Ecosistemi si articola anche in attività di public engagement, con seminari, forum e visite aziendali, e in azioni di trasferimento tecnologico attraverso una rete operativa tra Roma e Shanghai. Non mancano gli strumenti di valutazione dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle iniziative supportate, a garanzia della loro trasparenza ed efficacia.
Italia e Cina: oltre la diplomazia, una partnership strategica
L’alleanza tra Roma e Shanghai nel campo della sostenibilità, se ben gestita, può rappresentare una nuova via della seta green, fatta di investimenti responsabili, formazione qualificata e innovazione a basso impatto. E in un momento in cui l’Europa riscrive le proprie strategie industriali ed energetiche, un asse Italia-Cina orientato alla sostenibilità non solo appare opportuno, ma necessario.
“Insieme possiamo disegnare modelli di crescita più equi e resilienti”, ha concluso Falocco. “La cooperazione ambientale non è un tema del futuro. È una necessità del presente.”
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📍 Prossimi appuntamenti in programma tra Italia e Cina verranno pubblicati su questo sito e sui canali social ufficiali di Fondazione Ecosistemi.