GPP: strumenti e metodi per l’applicazione dei CAM negli appalti PA – FAD

26 Ottobre 2021

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione specialistica a distanza (FAD) in tema di GPP.
Ogni utente può costruire in autonomia il proprio percorso di apprendimento e accrescere le competenze professionali facilitando il raggiungimento di obiettivi ambientali, sociali e di economia circolare della propria amministrazione. Il corso è organizzato nell’ambito della linea di intervento L1WP1 – Formazione e diffusione del Green Public Procurement del Progetto CReIAMO PA.

A CHI È RIVOLTO?

Possono iscriversi tutti coloro che sono interessati ad approfondire i temi legati al GPP, con particolare riferimento agli operatori che svolgono funzioni strategiche in materia di appalti pubblici all’interno di amministrazioni regionali, locali e centrali d’acquisto.

QUALI SONO I TEMI?

I materiali sono organizzati in 15 moduli formativi, sette inerenti gli aspetti generali del GPP e otto che approfondiscono i singoli CAM (Criteri Ambientali Minimi) in relazione alle diverse categorie merceologiche e alle procedure per rendere “verdi” gli appalti della PA. Consulta l’indice.

COME È ORGANIZZATO IL CORSO?

Per ogni modulo formativo è prevista una lezione audio e una dispensa scaricabile in formato testuale. Sono disponibili approfondimenti, un glossario e la possibilità di rivolgere quesiti specifici attraverso il servizio “l’esperto GPP risponde“.

È PREVISTO UN ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE?

Si, per ottenerlo occorre superare un test di verifica al termine di ogni modulo formativo che si intende frequentare.

 

News

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“Proporrò una revisione della direttiva sugli appalti pubblici, che permetta di privilegiare i prodotti europei nelle gare d’appalto bandite in determinati settori strategici”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, il 18 luglio, prima di essere rieletta alla presidenza della Commissione europea. Le nuove linee guida politiche per il mandato 2024-2029 aprono, in ambito di appalti pubblici sostenibili, ad un possibile Buy European Sustainable Act (BESA), per accelerare la transizione a basse emissioni di carbonio nell’UE.

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Solo il 53% dei Comuni riesce ad applicare in modo accurato le politiche green e a rispettare i Criteri Ambientali Minimi nelle gare di appalto. È questo l’indice medio delle performance ambientali nelle stazioni appaltanti locali, misurato sui bandi pubblici pubblicati nel 2023. Una performance che migliora fino al 77% negli enti locali dei capoluoghi di provincia, mentre scende al 52% nei non capoluoghi. I dati sono stati resi pubblici oggi dall’Osservatorio Appalti Verdi durante l’Ecoforum nazionale sull’economia circolare.

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In arrivo, mercoledì 3 e giovedì 4 luglio, la XI edizione di EcoForum organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. La conferenza nazionale su Economia circolare 2030 – Priorità, cantieri e strumenti per raggiungere gli obiettivi europei, in seconda giornata presenta anche i dati del monitoraggio civico dell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi nei comuni italiani e nei capoluoghi di provincia da parte dell’Osservatorio Appalti Verdi costituito da Legambiente e Fondazione Ecosistemi.

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