Criteri ambientali minimi per le costruzioni e mitigazione dei cambiamenti cimatici: lo stato dell’arte

27 Novembre 2024

La lotta ai cambiamenti climatici passa anche dal settore delle costruzioni, responsabile di una significativa quota di emissioni di gas serra. In questo contesto, i Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano uno strumento strategico per promuovere la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale dei materiali edili, come acciaio, cemento e calcestruzzo.

In collaborazione con ECCO, il think tank italiano sul clima, abbiamo elaborato un report dettagliato che fa il punto sull’attuale situazione del Green Public Procurement (GPP) in Italia, con particolare riferimento ai CAM edilizia (DM 23 giugno 2022 n. 256). Nonostante l’importanza dei CAM nel guidare il settore verso pratiche più sostenibili, ad oggi non sono previsti requisiti obbligatori relativi alla mitigazione delle emissioni di gas serra (CO₂ equivalente o Global Warming Potential, GWP). Tuttavia, i criteri di circolarità, come il contenuto minimo di materiali riciclati, contribuiscono indirettamente alla riduzione delle emissioni grazie all’impiego di materia riciclata, recuperata o di sottoprodotti. Presente nel CAM anche un criterio premiante da attribuire alle imprese di costruzione che si approvvigionano di acciaio e cemento prodotti in impianti ricadenti nell’ambito EU ETS (Emissions Trading System), incentivando pratiche produttive più sostenibili.

I CAM edilizia sono attualmente in fase di revisione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ed è quindi possibile definire delle proposte tecniche ai referenti del ministero che includano, tra i criteri obbligatori, dei requisiti per la mitigazione dei cambiamenti climatici dei processi produttivi di acciaio, cemento e calcestruzzo.

Il Report si propone di tracciare un quadro aggiornato sullo stato dell’arte del Green Public Procurement (GPP) in Italia, con un focus specifico sulla decarbonizzazione dei settori dell’acciaio, del cemento e del calcestruzzo. Inoltre, mira a esaminare le azioni intraprese a livello europeo e internazionale per promuovere la transizione verso una produzione più sostenibile in questi ambiti industriali.

L’obiettivo finale è definire criteri metodologici per elaborare proposte tecniche di nuovi requisiti ambientali, basandosi sulle performance attuali di acciaio, cemento e calcestruzzo in Italia e in Europa. Il Report prende in considerazione le iniziative e le strategie di decarbonizzazione che i produttori stanno sviluppando da oltre vent’anni, offrendo così un punto di partenza concreto per l’integrazione di criteri più ambiziosi e mirati alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Il Report nel dettaglio: buone pratiche, prospettive e proposte per il futuro

Il Report si articola in tre capitoli, offrendo un’analisi approfondita dei criteri ambientali per il settore delle costruzioni, delle strategie di decarbonizzazione e delle prospettive per migliorare le performance ambientali di acciaio, cemento e calcestruzzo.

Il primo capitolo fornisce una panoramica sui diversi criteri ambientali adottati in Europa, sia obbligatori che volontari, per le costruzioni. L’analisi si concentra su acciaio, cemento e calcestruzzo, approfondendo il contesto del Green Public Procurement (GPP), della Tassonomia UE e dei protocolli per l’edilizia sostenibile. L’obiettivo è evidenziare l’importanza di integrare nei requisiti GPP non solo criteri di circolarità, ma anche parametri specifici per la riduzione delle emissioni di CO2, sia nella fase produttiva che nella fase d’uso degli edifici.

Il secondo capitolo si focalizza sul contesto italiano, analizzando l’evoluzione e lo stato attuale dei criteri ambientali per l’edilizia, con particolare attenzione ai requisiti relativi ad acciaio, cemento e calcestruzzo. Inoltre, offre spunti di riflessione sulle iniziative e strategie di decarbonizzazione messe in atto dai produttori italiani, basandosi sul censimento delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) pubblicate fino a oggi. In questa sezione emergono proposte per nuovi criteri che integrino indicatori di performance ambientale, come il contenuto di materiale riciclato e il Global Warming Potential (GWP).

Il terzo capitolo approfondisce le principali strategie adottate a livello internazionale ed europeo per decarbonizzare i settori produttivi di acciaio, cemento e calcestruzzo. Viene inoltre presentata una rassegna di best practices che evidenziano le soluzioni più innovative già implementate. Successivamente, il focus si sposta sulla produzione italiana, analizzando i risultati raggiunti dai produttori nazionali e valutandone le attuali performance ambientali.

In conclusione, il report propone una serie di riflessioni e suggerimenti per la definizione di nuovi criteri ambientali, volti a migliorare ulteriormente le performance ambientali di questi materiali da costruzione, riducendo le emissioni di gas serra e promuovendo una maggiore circolarità. Il documento rappresenta un’importante risorsa per comprendere lo stato dell’arte del GPP in Italia e individuare strategie efficaci per la transizione ecologica del settore delle costruzioni. L’adozione di criteri più ambiziosi per acciaio, cemento e calcestruzzo non è solo auspicabile, ma necessaria per affrontare le sfide climatiche globali.

Leggi il Report tecnico sul GPP in Italia.

 

 

 

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