Giornata mondiale della salute 2024: il ruolo dell’approvvigionamento pubblico sostenibile e l’alimentazione scolastica

7 Aprile 2024

In tutto il mondo, il diritto alla salute di milioni di persone è sempre più minacciato. Malattie e disastri incombono come cause di morte e disabilità. I conflitti devastano le vite, causando morte, dolore, fame e disagio psicologico. Le combustibili fossili stanno contemporaneamente provocando la crisi climatica togliendo il diritto di respirare aria pulita, con l’inquinamento atmosferico interno ed esterno che miete una vita ogni cinque secondi.

Il Consiglio dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha rilevato che almeno 140 Paesi riconoscono la salute come diritto umano nella loro costituzione. Tuttavia, i Paesi non approvano e non mettono in pratica leggi che garantiscano alle loro popolazioni il diritto di accedere ai servizi sanitari. Ciò è alla base del fatto che almeno 4,5 miliardi di persone – più della metà della popolazione mondiale – non erano pienamente coperti dai servizi sanitari essenziali nel 2021.

Per affrontare questo tipo di sfide, il tema della Giornata mondiale della salute 2024 è “La mia salute, il mio diritto”. Un tema scelto per sostenere il diritto di tutti, ovunque, di avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, oltre che ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione.

Ma garantire la salute e il benessere delle persone significa anche fornire loro cibo sano e nutriente! In questo, un approvvigionamento pubblico sostenibile è fondamentale per assicurare pasti sani a tutti coloro che mangiano nelle mense pubbliche come scuole, ospedali e case di cura. Acquistando alimenti di alta qualità, le autorità pubbliche consentono ai gruppi vulnerabili, come i bambini, i pazienti degli ospedali e gli anziani, di avere accesso ai nutrienti di cui hanno bisogno. Inoltre, creare un ambiente che supporti e consenta abitudini alimentari sane avrà effetti positivi duraturi sulla salute, sul rendimento scolastico e sullo sviluppo generale dei bambini.

L’UE sta affrontando attivamente il problema della povertà infantile, della  nutrizione e le disuguaglianze per promuovere inclusione sociale. Nonostante ciò, il 25% dei bambini è a rischio di povertà o esclusione sociale e un bambino su tre in età scolare ha problemi di obesità o problemi di sovrappeso. Pertanto, le scuole sono una leva per promuovere e incoraggiare scelte alimentari sane e sostenibili non solo tra gli studenti, ma anche tra le loro famiglie e la comunità scolastica. Sviluppare una cultura alimentare sana e sostenibile all’interno e intorno alle scuole è fondamentale per promuovere la salute e il benessere, lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza e la resilienza al clima.

Attualmente, diverse politiche dell’UE riguardanti il sistema alimentare scolastico dal punto di vista della giustizia sociale, salute, educazione e agricoltura non sono ben integrate. Pertanto, sono necessarie politiche per liberare il vero potenziale di un’alimentazione scolastica sana e sostenibile. Politiche che vengono indicate e raccomandate anche da SchoolFood4Change, il progetto che faciliterà la transizione verso diete sostenibili e salutari in12 Paesi europei.

Leggi il policy brief di SchoolFood4Change!

News

Direttiva UE sugli appalti pubblici: perché ora serve adottare il Buy European Sustainable Act (BESA)

Direttiva UE sugli appalti pubblici: perché ora serve adottare il Buy European Sustainable Act (BESA)

“Proporrò una revisione della direttiva sugli appalti pubblici, che permetta di privilegiare i prodotti europei nelle gare d’appalto bandite in determinati settori strategici”. Lo ha dichiarato Ursula von der Leyen, il 18 luglio, prima di essere rieletta alla presidenza della Commissione europea. Le nuove linee guida politiche per il mandato 2024-2029 aprono, in ambito di appalti pubblici sostenibili, ad un possibile Buy European Sustainable Act (BESA), per accelerare la transizione a basse emissioni di carbonio nell’UE.

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Criteri green e Pa: a rispettarli nelle gare è solo il 53% dei Comuni secondo l’Osservatorio Appalti Verdi

Criteri green e Pa: a rispettarli nelle gare è solo il 53% dei Comuni secondo l’Osservatorio Appalti Verdi

Solo il 53% dei Comuni riesce ad applicare in modo accurato le politiche green e a rispettare i Criteri Ambientali Minimi nelle gare di appalto. È questo l’indice medio delle performance ambientali nelle stazioni appaltanti locali, misurato sui bandi pubblici pubblicati nel 2023. Una performance che migliora fino al 77% negli enti locali dei capoluoghi di provincia, mentre scende al 52% nei non capoluoghi. I dati sono stati resi pubblici oggi dall’Osservatorio Appalti Verdi durante l’Ecoforum nazionale sull’economia circolare.

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GPP e PA: il 4 luglio all’Ecoforum 2024 il monitoraggio dell’Osservatorio Appalti Verdi nei comuni italiani

GPP e PA: il 4 luglio all’Ecoforum 2024 il monitoraggio dell’Osservatorio Appalti Verdi nei comuni italiani

In arrivo, mercoledì 3 e giovedì 4 luglio, la XI edizione di EcoForum organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. La conferenza nazionale su Economia circolare 2030 – Priorità, cantieri e strumenti per raggiungere gli obiettivi europei, in seconda giornata presenta anche i dati del monitoraggio civico dell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi nei comuni italiani e nei capoluoghi di provincia da parte dell’Osservatorio Appalti Verdi costituito da Legambiente e Fondazione Ecosistemi.

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