In tutto il mondo, il diritto alla salute di milioni di persone è sempre più minacciato. Malattie e disastri incombono come cause di morte e disabilità. I conflitti devastano le vite, causando morte, dolore, fame e disagio psicologico. Le combustibili fossili stanno contemporaneamente provocando la crisi climatica togliendo il diritto di respirare aria pulita, con l’inquinamento atmosferico interno ed esterno che miete una vita ogni cinque secondi.
Il Consiglio dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha rilevato che almeno 140 Paesi riconoscono la salute come diritto umano nella loro costituzione. Tuttavia, i Paesi non approvano e non mettono in pratica leggi che garantiscano alle loro popolazioni il diritto di accedere ai servizi sanitari. Ciò è alla base del fatto che almeno 4,5 miliardi di persone – più della metà della popolazione mondiale – non erano pienamente coperti dai servizi sanitari essenziali nel 2021.
Per affrontare questo tipo di sfide, il tema della Giornata mondiale della salute 2024 è “La mia salute, il mio diritto”. Un tema scelto per sostenere il diritto di tutti, ovunque, di avere accesso a servizi sanitari, istruzione e informazione di qualità, oltre che ad acqua potabile sicura, aria pulita, buona alimentazione, alloggi di qualità, condizioni lavorative e ambientali dignitose e libertà dalla discriminazione.
Ma garantire la salute e il benessere delle persone significa anche fornire loro cibo sano e nutriente! In questo, un approvvigionamento pubblico sostenibile è fondamentale per assicurare pasti sani a tutti coloro che mangiano nelle mense pubbliche come scuole, ospedali e case di cura. Acquistando alimenti di alta qualità, le autorità pubbliche consentono ai gruppi vulnerabili, come i bambini, i pazienti degli ospedali e gli anziani, di avere accesso ai nutrienti di cui hanno bisogno. Inoltre, creare un ambiente che supporti e consenta abitudini alimentari sane avrà effetti positivi duraturi sulla salute, sul rendimento scolastico e sullo sviluppo generale dei bambini.
L’UE sta affrontando attivamente il problema della povertà infantile, della nutrizione e le disuguaglianze per promuovere inclusione sociale. Nonostante ciò, il 25% dei bambini è a rischio di povertà o esclusione sociale e un bambino su tre in età scolare ha problemi di obesità o problemi di sovrappeso. Pertanto, le scuole sono una leva per promuovere e incoraggiare scelte alimentari sane e sostenibili non solo tra gli studenti, ma anche tra le loro famiglie e la comunità scolastica. Sviluppare una cultura alimentare sana e sostenibile all’interno e intorno alle scuole è fondamentale per promuovere la salute e il benessere, lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza e la resilienza al clima.
Attualmente, diverse politiche dell’UE riguardanti il sistema alimentare scolastico dal punto di vista della giustizia sociale, salute, educazione e agricoltura non sono ben integrate. Pertanto, sono necessarie politiche per liberare il vero potenziale di un’alimentazione scolastica sana e sostenibile. Politiche che vengono indicate e raccomandate anche da SchoolFood4Change, il progetto che faciliterà la transizione verso diete sostenibili e salutari in12 Paesi europei.
Leggi il policy brief di SchoolFood4Change!