SF4C al Forum Alimentare Mondiale: sfruttare il potenziale dei pasti scolastici per trasformare i sistemi alimentari per il clima

16 Ottobre 2023

Il mese di ottobre 2023 offre due momenti chiave per l’agenda alimentare globale: la Giornata Mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) e il Forum Mondiale dell’Alimentazione (16-20 ottobre) – un movimento e una rete guidati dai giovani per trasformare i nostri sistemi agroalimentari. In entrambi gli eventi la centralità dei temi e le interconnessioni critiche tra cibo, acqua e clima rappresentano un’ulteriore opportunità per evidenziare il ruolo critico dei pasti scolastici nell’affrontare le sfide multiformi della trasformazione dei sistemi alimentari.

Il World Food Forum quest’anno mira a presentare azioni locali innovative e inclusive per la trasformazione dei sistemi agroalimentari e l’accelerazione dell’azione per il clima. In questa occasione, il progetto europeo SchoolFood4Change ha nominato una delegazione ufficiale di giovani con membri provenienti da tutta Europa per amplificare le voci dei giovani e dimostrare l’incredibile potenziale che l’alimentazione scolastica ha nel sostenere la loro salute e il loro benessere, proteggendo al contempo il clima e la biodiversità.

Il loro messaggio è chiaro: i pasti scolastici, se abbinati all’educazione alimentare e a pratiche innovative di approvvigionamento alimentare sostenibile, possono essere un potente strumento di cambiamento. Tuttavia, per sfruttare tutto il potenziale, gli attori sul campo devono essere sostenuti da un ambiente politico favorevole a livello regionale, nazionale e globale.

Nella loro dichiarazione indirizzata al World Food Forum, i dieci giovani membri della delegazione SchoolFood4Change sono inequivocabili: l’alimentazione scolastica ha bisogno di un cambiamento, e il momento è adesso!

La dichiarazione ufficiale è disponibile QUI!

News

Eventi culturali e sostenibilità: presentato il primo rapporto dell’Osservatorio OESC

Eventi culturali e sostenibilità: presentato il primo rapporto dell’Osservatorio OESC

A LuBeC 2025 è stato presentato il primo Rapporto nazionale sulla sostenibilità ambientale degli eventi culturali, frutto del lavoro dell’Osservatorio Eventi Sostenibili nella Cultura (OESC), promosso da Fondazione Ecosistemi e Promo PA Fondazione. Il documento raccoglie i risultati di una prima indagine nazionale che analizza come festival, musei, teatri e istituzioni culturali italiane stiano integrando la sostenibilità nei propri processi organizzativi e nelle pratiche di gestione. Un quadro che mette in luce esperienze virtuose, ma anche sfide ancora aperte, evidenziando il ruolo crescente della cultura come leva di innovazione, responsabilità e cambiamento ambientale e sociale.

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Restaurare un dipinto può essere sostenibile? Ora sì, grazie a un nuovo protocollo ambientale

Restaurare un dipinto può essere sostenibile? Ora sì, grazie a un nuovo protocollo ambientale

Un nuovo studio scientifico, pubblicato sulla rivista Heritage, introduce per la prima volta un metodo per misurare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati nel restauro dei dipinti su tela. Attraverso l’analisi del ciclo di vita (LCIA), la ricerca evidenzia quali fasi – come la rimozione della vernice o l’uso di solventi e biocidi – incidono maggiormente su emissioni, tossicità e consumo di risorse. Il protocollo, sviluppato anche con il contributo della Fondazione Ecosistemi, dimostra che il restauro può diventare più sostenibile senza rinunciare alla qualità dell’intervento: bastano scelte più consapevoli di materiali, tecniche e gestione dei rifiuti.

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Al via nel Lazio gli incontri di co-design e formazione per il rilancio della rete INFEAS

Al via nel Lazio gli incontri di co-design e formazione per il rilancio della rete INFEAS

Prende il via il 21 ottobre da Sabaudia il percorso di co-design e formazione territoriale del Sistema INFEAS – Informazione, Formazione ed Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità. L’iniziativa, promossa dalla Regione Lazio con il supporto di Fondazione Ecosistemi e ARPA Lazio, punta a rilanciare la rete regionale dell’educazione ambientale. Cinque incontri provinciali e altrettanti momenti di formazione nel 2026 offriranno spazi di confronto, apprendimento e scambio di esperienze, per costruire insieme il nuovo Programma d’Azione regionale e rafforzare la comunità di educatori ambientali.

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