Gli appalti pubblici tornano al centro del dibattito europeo. Nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione a Strasburgo, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato l’introduzione di un criterio “Made in Europe” negli appalti pubblici, come parte di un pacchetto di misure a sostegno delle tecnologie pulite e della competitività industriale. Un segnale politico forte, che conferma quanto la spesa pubblica possa essere determinante per orientare mercati, stimolare la domanda di innovazione e rafforzare le filiere europee.
In questo scenario, il 24 settembre a Roma, presso lo spazio Europa Experience – David Sassoli, la campagna BESA – Buy European and Sustainable Act sarà protagonista con un nuovo appuntamento pubblico. L’evento, promosso da Fondazione Ecosistemi, offrirà l’occasione per discutere con istituzioni, imprese e territori il contributo che l’Italia può portare alla riforma europea degli appalti pubblici, in coerenza con le sfide poste dal Green Deal e dal Clean Industrial Deal.
Ogni anno le Pubbliche Amministrazioni europee spendono oltre 2.000 miliardi di euro, pari al 14% del PIL dell’UE. Una cifra che, se orientata strategicamente, può diventare il motore di una nuova fase di sviluppo: riducendo le emissioni di CO₂, creando occupazione di qualità, sostenendo l’innovazione e promuovendo la sovranità industriale europea. È proprio questa la visione alla base del BESA: introdurre criteri ambientali e sociali vincolanti negli appalti strategici, dando priorità a chi produce in Europa e rispetta limiti stringenti di emissioni.
L’appuntamento del 24 settembre rappresenta anche una tappa fondamentale del percorso verso la XX edizione del Forum Compraverde Buygreen, in programma nel 2026, e si inserisce in un contesto europeo che riconosce sempre più il potere trasformativo degli acquisti pubblici.
Appalti che contano. L’Italia per un’Europa sostenibile e competitiva
24 settembre, Europa Experience – Roma.
Un momento di confronto per affermare, con chiarezza, che il futuro dell’Europa passa anche dalle scelte di spesa pubblica.