Cambiare l’Europa partendo dagli acquisti: la sfida degli appalti pubblici sostenibili

30 Giugno 2025

Ogni anno, le Pubbliche Amministrazioni europee spendono oltre 2.000 miliardi di euro per acquistare beni, servizi e lavori. È una cifra enorme: circa il 14% del PIL dell’Unione Europea. Un volume di spesa che, se indirizzato strategicamente, potrebbe diventare uno dei principali motori della transizione ecologica, dell’innovazione industriale e dello sviluppo territoriale.

Una leva enorme per il cambiamento

Immagina cosa potremmo ottenere se anche solo una parte di questa spesa venisse destinata a prodotti sostenibili, innovativi e made in Europe.
Ecco alcuni dei risultati possibili:

  • Milioni di tonnellate di CO₂ in meno nelle nostre città e nelle nostre filiere;

  • Migliaia di nuovi posti di lavoro locali nelle imprese che investono nel green;

  • Filiere europee più resilienti, sicure e meno dipendenti da fornitori extra-UE;

  • Un vantaggio competitivo per chi produce rispettando l’ambiente e i diritti delle persone.

Eppure, oggi, molti appalti pubblici finiscono per premiare il prezzo più basso, ignorando del tutto l’origine geografica, le emissioni o il ciclo di vita dei prodotti. Serve un cambio di rotta.

Una direttiva da riscrivere. Il momento è adesso.

È in corso il processo di revisione della Direttiva europea sugli appalti pubblici. Un’occasione storica per cambiare davvero le regole del gioco.

Per questo, la campagna BESA – Buy European and Sustainable Act, coordinata da Fondazione Ecosistemi, lancia un appello: chiediamo al Parlamento Europeo – e in particolare agli eurodeputati italiani – di inserire nella riforma un criterio che premi le aziende che:

  • Producono in Europa, rafforzando le filiere locali e il lavoro nei territori;

  • Rispettano limiti rigorosi di emissioni di CO₂, almeno nei settori chiave per la transizione ecologica: edilizia, trasporti, energia e alimentazione.

Una firma per cambiare il modo in cui spendiamo i soldi pubblici

Firmare questa petizione significa chiedere all’Europa di investire nei suoi territori, nel clima e nel futuro delle prossime generazioni. È il momento di usare gli acquisti pubblici come leva per premiare chi innova, produce vicino, e rispetta l’ambiente.

Firma ora la petizione QUI!
Per il clima. Per il lavoro. Per l’Europa.

News

SchoolFood4Change: il nuovo modello europeo per una scuola più sana e sostenibile

SchoolFood4Change: il nuovo modello europeo per una scuola più sana e sostenibile

Un milione di bambini già coinvolti. Oltre 3.000 scuole in 12 Paesi europei. Una ricetta semplice ma rivoluzionaria: procurement sostenibile, cucine formate e un approccio educativo che abbraccia l’intera comunità scolastica.
SchoolFood4Change sta trasformando il modo in cui il cibo viene acquistato, cucinato e vissuto nelle scuole europee, generando impatti concreti su salute, sostenibilità e filiere locali. Il nuovo video ufficiale racconta come la Triple Approach – procurement sostenibile, cucine competenti, Whole School Food Approach – stia già costruendo una generazione più sana, consapevole e connessa al territorio. È tempo di un nuovo menu. È tempo di cambiare davvero.

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Smile City porta a Roma il laboratorio europeo sull’eco-design urbano: un workshop per progettare la stazione di ricarica off-grid del futuro

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Il 3 dicembre Roma ospiterà l’appuntamento dedicato all’innovazione urbana: l’Urban Living Lab Workshop di Smile City, il progetto europeo che sta sperimentando nuove soluzioni circolari per la mobilità sostenibile. Ricercatori, designer, studenti e professionisti si incontreranno al CNR per scoprire e contribuire alla progettazione di una stazione di ricarica per e-bike completamente off-grid, alimentata da pannelli fotovoltaici e batterie di seconda vita, e realizzata con materiali riciclati. Una giornata aperta, collaborativa e internazionale, pensata per trasformare idee e tecnologie in prototipi concreti per il futuro.

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Grandi eventi, piccole impronte: a Lucca una giornata dedicata alla sostenibilità degli eventi culturali

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Come rendere più sostenibili festival, rassegne ed eventi culturali? La domanda è al centro della giornata di confronto in programma il 21 novembre al Real Collegio di Lucca, dove istituzioni, enti culturali e operatori si riuniscono per discutere soluzioni concrete e modelli replicabili. L’appuntamento, inserito nel calendario de Il Desco, affronta temi operativi come gestione dei flussi, riduzione del monouso, comunicazione al pubblico e coinvolgimento dei volontari, con contributi tecnici e casi studio nazionali.
Fondazione Ecosistemi partecipa ai panel della mattina e del pomeriggio, portando il proprio contributo sul ruolo dei CAM e delle linee guida OESC nella progettazione di eventi a minore impatto.

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