In un contesto segnato da forti incertezze politiche, economiche e sociali, il Green Deal europeo emerge come l’unica strada percorribile per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più equo, competitivo e sostenibile. È questo il messaggio che Fondazione Ecosistemi rilancia in vista della nuova edizione del Forum Compraverde Buygreen, in programma a Roma il 14 e 15 maggio 2025.
L’evento, presentato lunedì 5 maggio alla Camera dei Deputati, si conferma come il principale appuntamento in Italia dedicato al Green Public Procurement (GPP) e alle politiche di sostenibilità. Ad aprire la conferenza stampa, il direttore di Fondazione Ecosistemi Silvano Falocco, affiancato dai deputati Claudio Mancini, Ilaria Fontana e Augusto Curti, membri della Commissione Ambiente e Bilancio, Tesoro e Programmazione.
Green Deal e GPP: una visione strategica per il futuro dell’Europa
Il Forum di quest’anno pone al centro del dibattito il ruolo cruciale del Green Deal come leva per un’Europa più forte, indipendente e resiliente. La transizione ecologica non è solo un obiettivo ambientale: è una strategia economica integrata, in grado di coniugare innovazione industriale, benessere sociale e autonomia energetica.
Il GPP, in questo scenario, diventa lo strumento concreto per trasformare la visione in azione: attraverso criteri ambientali ambiziosi, può orientare la domanda pubblica verso modelli produttivi più sostenibili, premiando le imprese virtuose e generando impatti positivi sull’occupazione e sulla competitività.
Secondo il Rapporto della Fondazione Ecosistemi sulla decarbonizzazione del sistema elettrico al 2035, gli appalti verdi possono attivare investimenti per 350 miliardi di euro, generando oltre 140 miliardi di ricadute sulla manifattura e 140.000 nuovi posti di lavoro. Numeri che confermano come la sostenibilità sia anche una grande opportunità economica.
Il sostegno alle imprese è fondamentale
Non solo visione, ma anche dati concreti. L’Istat ha rilevato che, nel biennio 2021-2022, il 59% delle imprese manifatturiere italiane ha adottato almeno un’azione ambientale, e il 42% ha investito in soluzioni per migliorare l’efficienza di energia e trasporti. Un chiaro segnale che le imprese sono pronte a fare la loro parte, a condizione che siano accompagnate da politiche pubbliche coerenti e strumenti operativi efficaci.
Un appuntamento che unisce istituzioni, imprese e società civile
Il Forum Compraverde, che si svolgerà presso il Palazzo WeGil a Roma, sarà un momento di confronto tra istituzioni, imprese, enti locali e cittadini. Si parlerà di transizione ecologica e digitale, giustizia climatica, nuove filiere industriali, lavoro verde e autonomia energetica. Tra i temi trasversali, anche l’impatto ambientale dell’alimentazione pubblica: basti pensare che, come ha ricordato Sabina Nicolella, responsabile Relazioni e progetti internazionali della Fondazione, “introdurre un pasto vegetale ogni due settimane nelle mense pubbliche di Roma consentirebbe di risparmiare 130.000 tonnellate di CO₂ l’anno”.
Le istituzioni devono fare la loro parte
Dai rappresentanti istituzionali presenti è arrivato un messaggio chiaro: la transizione ecologica deve essere giusta e condivisa. L’onorevole Claudio Mancini ha sottolineato il ruolo strategico degli enti locali, in grado di orientare quotidianamente il mercato attraverso scelte di acquisto e politiche territoriali. Per Ilaria Fontana, è il momento di “fare una scelta di campo pragmatica: le aziende sono pronte, ora tocca alle istituzioni accompagnare il cambiamento”. Augusto Curti ha ribadito l’importanza del Forum come “luogo in cui ogni anno si costruisce, con proposte concrete, un’Italia più sostenibile”.
Verso un’Europa sostenibile, giusta e autonoma
Il messaggio che Fondazione Ecosistemi intende lanciare con questa edizione del Forum è chiaro: il Green Deal non è un’opzione, ma una necessità. In un mondo segnato da crisi energetiche, scarsità di risorse e instabilità geopolitica, la sostenibilità diventa sinonimo di autonomia strategica, resilienza e innovazione.
Ora è il tempo di scelte politiche coraggiose e di una visione a lungo termine. Il Buy European and Sustainable Act, come ricordato da Nicolella, non è un’utopia, ma la condizione necessaria per costruire un’Europa più giusta e competitiva. E il Forum Compraverde sarà ancora una volta il luogo dove questa visione si traduce in dialogo, strumenti e azioni concrete.